Monitoraggio dei nuovi impianti di Calendula maritima a Salina Calcara e Cala Pozzo

Effettuato il monitoraggio nei due nuovi impianti di Calendula maritima realizzati lo scorso febbraio a Salina Calcara e a Cala Pozzo sull’isola di Favignana. A distanza di cinque mesi dal trapianto il tasso di sopravvivenza rimane elevato, rispettivamente 91% e 59%. Nonostante le condizioni estreme a cui sono state sottoposte le giovani plantule durante le due settimane di caldo intenso tra fine giugno e l’inizio di luglio, la maggior parte delle piante attecchite è un buono stato di salute, anche se sono visibili segni di stress idrico soprattutto in quelle piante che hanno avuto un vigoroso sviluppo vegetativo durante la primavera, mentre quelle con sviluppo più contenuto sembrano resistere meglio al prolungato stress idrico. 

Per quanto riguarda gli impianti realizzati a febbraio 2020 a Salina Calcara e a  Cala Pozzo, la situazione è invariata rispetto al monitoraggio precedente e i tassi di sopravvivenza a distanza di un anno e mezzo dalla reintroduzione sono pari al 65% e 61% rispettivamente. Un dato interessante per la futura sopravvivenza della specie è che nel sito di Cala Pozzo, è stata rinvenuta qualche plantula originata da seme all’esterno del recinto di protezione.

Giovane plantula con ridotto sviluppo vegetativo

Giovane pianta reintrodotta a febbraio 2021 nel sito di Salina Calcara con fiori e frutti

Aspetto estivo del sito di Cala Pozzo durante il monitoraggio di luglio

Giovane plantula reintrodotta a febbraio 2021 nel sito di Cala Pozzo in procinto di fiorire

Pianta reintrodotta a febbraio 2020 che mostra un buono sviluppo vegetativo ed è ancora in fioritura a luglio

La prima pianta originata spontaneamente da seme che attecchisce al di fuori del recinto di protezione nel sito di Cala Pozzo sull’Isola di Favignana

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