C2 Rafforzamento delle popolazioni naturali

Sulla base delle conoscenze attuali, lo stato di conservazione delle popolazioni note è abbastanza eterogeneo, con popolazioni maggiormente esposte al degrado e a disturbi di vario tipo, altre relativamente estese ma maggiormente interessate da processi di inquinamento genetico, altre ancora particolarmente esigue, ma meno affette da disturbi in virtù della loro condizione di isolamento e/o della loro relativa lontananza da aree di intensa frequentazione. Azioni di rafforzamento soprattutto delle popolazioni più impoverite (es. Isola Formica e Isola Lunga) e discontinue (es. Ronciglio), e allo stesso tempo in grado di offrire maggiori garanzie in termini di prospettive di conservazione nel medio-lungo periodo (es. Isola di Colombaia), sono necessarie per attenuare la tendenza al declino e aumentare il vigore e la stabilità delle popolazioni attuali. Gli impianti saranno effettuati adottando tecniche a basso impatto (conservazione della vegetazione esistente ad esclusione delle specie aliene,lavorazione a buche effettuate a mano). Le aree di intervento assommeranno una superficie di circa 4 ettari. Lo schema di impianto seguirà una distribuzione irregolare, così come osservato nelle popolazioni esistenti,ed avrà lo spirito di creare nuovi nuclei di espansione in prossimità di quelli già esistenti, al fine di promuovere e accelerare i processi di ampliamento delle popolazioni attuali. Saranno creati da 20 a 30 nuclei satellite,ognuno costituito da 30-50 nuove piante. Allo scopo di aumentare i flussi genici e quindi la ricchezza genetica a livello di specie, nei siti di destinazione è auspicabile l’impiego di genotipi diversi da quelli esistenti, a meno che le popolazioni oggetto di intervento non risultino possedere una variabilità genetica sufficientemente elevata.

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