Effettuato il primo rilievo di monitoraggio nei due nuovi impianti di Calendula maritima realizzati lo scorso febbraio a Cala Pozzo sull’isola di Favignana. A distanza di due mesi il tasso di sopravvivenza è del 68%, decisamente inferiore a quello registrato nel sito d’impianto di Salina Calcara. Gran parte delle fallanze sembra legata alle violente mareggiate del mese di marzo che hanno depositato uno spesso strato di Posidonia oceanica su molte giovani piantine causandone la morte. Alcune piante (4%) mostrano evidenti segni di deperimento, mentre sono state trovate 5 piantine con boccioli e una già in fioritura.
Per quanto riguarda l’impianto realizzato nel febbraio 2020, il tasso di sopravvivenza a distanza di un anno è del 63% circa. Attualmente la totalità delle piante sopravvissute è in piena fioritura e il 73% ha frutti in fase di maturazione. Sono state rinvenute alcune nuove plantule frutto di disseminazione naturale.
Operazione di monitoraggio dei nuovi nuclei introdotti a Cala Pozzo sull’isola di Favignana
Giovane pianta in fiore dopo due mesi dalla reintroduzione in natura
Giovane pianta eziolata a causa del seppellimento sotto i residui di Posidonia oceanica spiaggiati dalle recenti mareggiate
Nucleo ben attecchito e in piena fioritura ad un anno dalla reintroduzione in natura
Ragguardevole deposito di Posidonia oceanica dopo le forti mareggiate invernali
Sostituzione delle etichette dei nuclei strappate dal vento
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