Calendula maritima si rinviene all’interno di un ampio spettro di comunità vegetali connesse con gli ecosistemi costieri su substrato mobile o duro grazie alla sua plasticità ecologica.
Secondo i Manuali di Interpretazione degli Habitat d’Interesse Comunitario (sensu Direttiva 92/43 CEE) i principali habitat in cui può essere ritrovata sono:
- Habitat 1210 (Vegetazione annua delle linee di deposito marine)
Si tratta di formazioni dominate da erbe alonitrofile che colonizzano le spiagge sabbiose e ciottolose in prossimità della battigia, dove il materiale organico portato dalle onde si accumula e si decompone creando un substrato ricco di sali e di sostanza organica in decomposizione. L’habitat è diffuso lungo tutti i litorali sedimentari del Mediterraneo, dove si sviluppa in contatto con la zona afitoica costantemente influenzata dal moto ondoso e, verso l’entroterra, con le formazioni psammofile perenni.
- Habitat 1240 (Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici)
Questo habitat include la vegetazione delle scogliere e coste rocciose del Mediterraneo ricoperte, seppure in forma discontinua, da specie lito-alofile, adattate cioè a colonizzare le fessure delle rocce e di sopportare il contatto diretto con il mare ed un costante apporto di aerosol marino. Le comunità riferite a questo habitat ospitano numerose specie endemiche del genere Limonium. A tal proposito si segnala come i litorali del Trapanese ospitino numerose specie a distribuzione molto ristretta, come Limonium densiflorum, L. lojaconoi e L. ponzoi.
- Habitat 1420 (Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici – Sarcocornietea fruticosae)
Comunità alofile dominate da chenopodiacee arbustive succulente dei generi Sarcocornia e Arthrocnemum, a distribuzione essenzialmente mediterraneo-atlantica. Sono caratterizzate da bassi livelli di ricchezza specifica e colonizzano di norma suoli argillosi da iper- a meso-alini, inondati nella stagione autunnale-invernale ma soggetti anche a lunghi periodi di disseccamento.
- Habitat 2110 (Dune embrionali mobili)
Formazioni psammofile costiere che rappresentano la prima tappa della colonizzazione delle coste sabbiose ed il primo termine della costruzione degli ecosistemi dunali, localizzate nell’antilitorale soggetto ad intenso dinamismo e/o alla base delle dune mature.
- Habitat 2210 (Dune fisse del litorale – Crucianellion maritimae)
Comunità di specie perenni pioniere (perlopiù camefite e suffrutici) che si sviluppano sul versante interno delle dune mobili, su sabbie più stabili e compatte in cui si è avviata la pedogenesi.
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