Nell’ambito dell’azione C3 -– ‘Costituzione di nuovi nuclei di Calendula maritima secondo i criteri della species translocation’ è stato effettuato il monitoraggio delle piante messe a dimora presso Cala Pozzo a Favignana e presso la Salina Calcara. A otto mesi dal trapianto, dopo le prime piogge autunnali, la maggior parte delle piante sopravvissute alla siccità estiva ha ripreso l’attività vegetativa e molti sono gli individui che hanno già portato a termine un primo ciclo di fioritura producendo i primi semi. In entrambi i siti le attività di species traslocation hanno prodotto risultati simili, con un tasso di sopravvivenza che al momento si attesta intorno al 65 %, mentre per quanto riguarda la fenologia rispettivamente alla Salina Calcara e a Favignana il 52% e il 43% delle piante presenta boccioli fiorali, il 54% ed il 44% è in fiore ed il 47% ed il 44 % è in frutto. Appare interessante sottolineare che nel sito di Salina Calcara i semi prodotti nella passata stagione dalle piante di calendula traslocate hanno cominciato a germinare e che nel corso dell’ultimo sopralluogo finalizzato al monitoraggio sono state censite 28 nuove plantule.
Aspetto della vegetazione autunnale nel sito di Cala Pozzo a Favignana
Pianta di Calendula maritima con fiori e frutti nel sito di Cala Pozzo a Favignana
Un nucleo di piante di Calendula maritima che ha superato senza problemi la stagione estiva alla Salina Calara e dopo le prime piogge autunnali è già in fioritura
Pianta di Calendula maritima in piena ripresa vegetativa a Salina Calcara
Plantula di Calendula maritima da seme germogliata all’interno di una buca d’impianto a Salina Calcara
Le Egadi riprese dal sito di reintroduzione di Salina Calcara
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